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L'Audace e il ring di Cassius Clay e benvenuti
Cogliamo l'occasione della ricorrenza annuale del "Tributo a Enrico Toti", l'Eroe romano al quale abbiamo dedicato un articolo rievocativo nel n. 161/2017 di Dossier Condominio.
La celebrazione si svolge come sempre al Verano, di fronte alla modesta tomba di Toti, e quest'anno, il 7 agosto, si estende al vicino sepolcro dove giace Francesco De Pinedo, altro eroe, stavolta dell'Aria.
Il nome di Enrico Toti è legato ad una epopea indimenticabile, lo stoicismo di chi non si arrende mai.
A questo proposito stavolta ricorderemo un luogo che ha visto nascere e crescere grandi campioni dello sport, tra i quali appunto il nostro Enrico: un luogo che per le attuali condizioni restrittive dovute alle clausure, corre il rischio di dover chiudere la sua attività, o quanto meno privarsi di uno dei suoi cimeli più preziosi.
Si tratta della storica Palestra "Audace", fondata nel 1901, crogiuolo di virtù atletiche che ebbe modo di affermarsi fin dalla nascita in diverse discipline sportive: ciclismo, atletica pesante, sollevamento pesi, lotta, ginnastica, calcio, nuoto.
Nata in Corso Umberto, svolse la sua attività fino al 1905 al Velodromo Roma, la bella struttura polisportiva che sorta nel 1895 tra via Po e via Salaria, a fianco di Villa Albani, venne demolita dieci anni dopo per questioni di viabilità, e che aveva visto gli incontri delle prime squadre di calcio romane: la Lazio da una parte e l'Alba, l'Audace, il Roman Football Club, la Fortitudo, ecc. che sarebbero poi confluite nella Roma.
Pochi anni dopo, prima della I Guerra Mondiale, si trasferì nella sede di via Frangipane, dove si trova tuttora con le sue memorie e la sua inconfondibile Palestra.
Il Museo dell'Audace conserva cimeli storici, coppe, medaglie, trofei, e una importante collezione di foto e ricordi d'epoca, tra i quali la cartolina, ben custodita nella bacheca sociale, che il socio Enrico Toti spedì dal Fronte con i saluti all'Associazione nell'estate del 1915.
Molti trofei furono purtroppo sacrificati, all'epoca delle "sanzioni", come "dono alla Patria", valore incrollabile che ancora oggi caratterizza gli sportivi e i campioni dell'Audace che onorano con la loro formazione e le loro vittorie il nome dell'Italia.
Particolare, se non unica nel suo genere, è la Sala Beniamino Gigli, una caratteristica costruzione in legno che il grande tenore, anche lui socio dell'Audace, donò all'associazione nel 1922, e che oggi, debitamente restaurata, viene utilizzata non solo come palestra per gli allenamenti e gli esercizi ginnici, ma anche per conferenze, convegni, riunioni, concerti, e che si trova di fronte alla sede sociale.
Nel 1953, proprio nella Sala Gigli si tenne la cerimonia di fondazione dell'Unione Nazionale Veterani sportivi (uno dei soci fondatori era Livio Bari, padre di chi scrive), alla presenza del Sindaco Rebecchini e di Beniamino Gigli.
Il logo dell'associazione riporta, sui colori bianco e rosso, lo scudo e la Lupa Capitolina: quest'ultima fu poi ripresa dalla squadra di calcio della Roma, insieme al colore rosso amaranto bordato di giallo oro della maglia del Roman Football Club.
Il presidente dall'Audace, Cesare Venturini, è riuscito a preservare gli ambienti posti sotto la diretta tutela del Ministero dei Beni Artistici e Culturali pur adottando le necessarie nuove tecnologie.
Nonostante varie vicissitudini, ha anche salvato, almeno finora, quello che insieme al nome leggendario è il maggior vanto dell'associazione: lo storico ring, conservato intatto nella palestra, dove si allenò e combatté Cassius Clay e dove Nino Benvenuti conquistò l'Oro Olimpico a Roma nel 1960.
Da tutto il mondo sono sempre giunte offerte di acquisto che la proprietà ha tenacemente rifiutato, ma ora purtroppo le perdite dovute alla chiusura degli impianti sportivi mettono in difficoltà la resistenza della famiglia Venturini.
Vogliamo augurarci che la mitica Associazione Audace continui la sua gloriosa attività e che il suo ring, cimelio così prezioso per lo sport nazionale, possa restare nella sua sede storica e non finire per adornare qualche villa di ricchi allevatori del Texas.






















