Normativa condominio
La Normativa e il Condominio
Una sentenza che lascia perplessi...
Corte di Cassazione - Seconda Sezione Sentenza n. 14039 del 26 maggio 2025
"Una sentenza che lascia perplessi" di Ferdinando Della Corte
L'articolo analizza la sentenza della Cassazione che sancisce la cessazione automatica dell'amministratore di condominio dopo due anni.
Secondo l'autore, questa tesi contrasta con la realtà dei fatti, in quanto l'amministratore, anche dopo il biennio, continua di fatto ad avere le incombenze e le responsabilità (rappresentanza, pagamenti, adempimenti fiscali) in assenza di un successore.
Sostenere che non sia più l'amministratore crea un paradosso giuridico. Inoltre, questa interpretazione produce l'effetto perverso di proteggere gli amministratori negligenti, i quali, dopo due anni, non potrebbero più essere revocati per gravi responsabilità, pur continuando a gestire il condominio.
"Note alla Sentenza di Cassazione" di Gisella Casamassima
L'articolo contesta l'interpretazione rigida della riforma che limita a due anni il mandato dell'amministratore.
Casamassima sostiene che il contratto di amministrazione, a rinnovo automatico annuale, sia concepito per durare sine die, garantendo continuità alla vita condominiale fino alla nomina di un successore.
La sentenza della Cassazione, negando questo principio, costringerebbe a convocare assemblee per il rinnovo prima ancora di approvare il rendiconto, stravolgendo la logica del rapporto.
Ciò priva i condomini dello strumento della revoca giudiziale contro amministratori inetti e, paradossalmente, dichiara "cessati" gli amministratori diligenti prima che possano concludere il loro mandato con la rendicontazione.






















