@contatti|sitemap| LOGIN|
Normativa condominio

Normativa condominio

La Normativa e il Condominio

L'amministratore può sporgere querela senza delibera autorizzativa a tutela delle parti comuni

Cass.pen.01-08-2023 n.33813


La vicenda portata all'attenzione del giudice penale riguardava il furto di acqua condominiale, avvenuto a valle del contatore generale e a monte dei singoli contatori idrici, perpetrato da due condòmini.

L'amministratore, che aveva già in precedenza rilevato un anomalo consumo di acqua, presentava immediatamente una querela per il prelievo abusivo in assenza di contratto.

L'amministratore agiva quindi al fine di tutelare l' interesse del condominio a non vedersi addebitato il consumo di acqua avvenuto abusivamente.

Secondo la sentenza in commento l'erogazione dell'acqua per il condominio costituisce servizio comune e spetta all'amministratore provvedere al pagamento delle spese necessarie a tale servizio.

Del pari, è l'amministratore che deve poi rendere conto di tali spese ai fini della approvazione del relativo documento da parte dell'assemblea condominiale.

E dunque spetta all'amministratore verificare le maggiori spese sostenute per i servizi comuni, anche per evitare di dover rendere conto di spese sostenute indebitamente.

In tal senso, va dunque ritenuto legittimato l'amministratore di condominio a presentare la querela, anche in assenza di delibera condominiale, in ragione della previsione dell'art. 1131 c.c., comma 1, che recita: "Nei limiti delle attribuzioni stabilite dall'art. 1130 c.c. o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall'assemblea, l'amministratore ha la rappresentanza dei partecipanti e può agire in giudizio sia contro i condomini sia contro i terzi".

L'amministratore di condominio, in ordine alle proprie attribuzioni, può quindi sporgere querela quale persona offesa, in ragione della relazione di detenzione qualificata rispetto alle risorse economiche del condominio e della necessità di assicurare il corretto espletamento dei servizi comuni. Inoltre, ai sensi dell'art.337 c.p.p., è sufficiente che l'amministratore di condominio si qualifichi come tale, in quanto ciò implica il riferimento ai poteri conferitigli dalla legge ai sensi dell'art. 1131 c.c., quando correlati alle specifiche attribuzioni ex art. 1130 c.c.


Avv. Carlo Patti © Riproduzione riservata
Dossier condominio 199/2024